Il 2021 è terminato ed è il momento di scoprire quanto successo sul mercato del Beverage@Home negli ultimi 3 mesi dell’anno, tra festività e riprese di consumi tra le mura domestiche.
Veneto, Lombardia, Piemonte e Francia – I Re dell’Autunno
Dalla crescita dei vini del Nord Italia agli sviluppi del mondo Champagne
Regioni vitivinicole per vendite (Ottobre 2021-Dicembre 2021)
- 1° Veneto
- 2° Sicilia
- 3° Piemonte
- 4° Lombardia
- 5° Puglia
È il Veneto la regione di provenienza dei vini maggiormente acquistati, con un incremento di quota del 2% rispetto ai dati registrati, sempre dall’alto della prima posizione, nell’autunno 2020. Del 2% è l’incremento anche dei vini Lombardi che, rispetto al 2020, sorpassano i vini pugliesi e atterrano in quarta posizione dietro a Veneto, Sicilia e Piemonte.
A livello di crescita, il vincitore dell’autunno 2021 è lo Champagne che registra il 16,1% del totale delle bottiglie vendute di vino contro il 12,2% dello stesso periodo dell’anno precedente. Una crescita trainata non solo dal numero di bottiglie vendute, ma anche dal valore di queste, ciò è dimostrato da un aumento del 4% sul prezzo medio a bottiglia acquistata. Tale crescita è spiegata dalla crescita degli acquirenti di tale categoria: il 70% dei clienti che hanno acquistato champagne è stato in questo periodo parte del cluster over 35 e con alta capacità di spesa; a differenza del periodo estivo dove la maggior parte di consumatori di Champagne si posizionava tra i 25 e i 34 anni.
La maggior parte del vino venduto in autunno rimane comunque il vino rosso, rappresentando il 36% delle vendite di vino complessive e riprendendosi dalla calda stagione estiva che lo ha visto scendere al 17,2%. Tra i vini rossi sono i Piemontesi i prodotti che maggiormente beneficiano del calo delle temperature, mostrando un aumento di quota del 5% rispetto al periodo estivo.
The unstoppables Ready to Drink
Con il caldo o con il freddo, una categoria che non si ferma
L’autunno non intacca le performance dei RTD (ossia i Cocktails monodose preconfezionati) che continuano a spartirsi per il 50%, a volume, la torta del mondo cocktails. Il trend è una conferma di quanto già visto quest’estate, con un incremento di quota del 4% rispetto all’autunno dell’anno precedente. Il continuo aumento dei consumi della categoria dei pronti da bere rispetto al 2020, nonostante un anno contraddistinto da minori restrizioni ed una rapida ripresa del mercato out of home, dimostra il successo degli investimenti messi in atto da grandi e piccoli produttori per lo sviluppo della categoria.
Malti e Botaniche
La crescita dei Gin Premium, il consumo “maturo” di Whisky ed il calo della Vodka
Se nell’autunno 2020 erano gli amari a dominare le vendite di bottiglie di superalcolici, il primato viene ora preso dal Gin, grazie anche alla crescita dei Gin Premium che contribuisce ad aumentare il prezzo medio delle bottiglie acquistate nella categoria del 4,3%.
Le quote del Whisky
- + 2,9% vs Autunno 2020
- +4,5% vs Estate 2020
La crescita maggiore è comunque data dal Whisky, la cui quota aumenta a volume del 2,9% rispetto all’autunno 2020, e del 4,5% rispetto all’estate 2021. Se nell’autunno 2020 la popolazione tra i 25 e i 34 anni rappresentava il 38% delle vendite di Whisky, nell’autunno 2021 sono i clienti tra i 35 e i 44 anni a comporre la fascia d’età più rappresentativa, senza mostrare significative variazioni tra le label maggiormente apprezzate.
Lo spirit che risente maggiormente del periodo autunnale è invece la vodka, con una perdita di quota dei consumi del 2,3% rispetto ai mesi caldi.
Birre
Birre Speciali e Artigianali rubano spazio ai big brands mentre cresce il consumo tra la generazione X
L’estate favorisce il consumo di birre commerciali, fresche e leggere, e l’autunno?
Con la diminuzione delle temperature si registra un aumento di consumi di birre artigianali e speciali di ben 8 punti percentuali, “rubati” al consumo di birre mainstream. La crescita di speciali e artigianali è, inoltre, significativa rispetto all’autunno 2020, mostrando un +8,5% di consumi.
L’autunno 2021 ha anche favorito una crescita di consumi tra la generazione X (nati tra il 1965 e il 1980), che arriva a rappresentare più del 20% delle vendite di birra su Winelivery, un aumento di quota di oltre il 5% rispetto all’anno precedente.