Andiamo ad analizzare alcuni degli sviluppi che hanno caratterizzato il Beverage@Home nel secondo trimestre del 2022
Il contesto attuale: l’estate è alle porte, ma l’incertezza cresce
L’arrivo della bella stagione, con una primavera record, mai così estiva negli ultimi anni, spinge gli italiani fuori casa, a riassaporare la movida e riscoprire la socialità, magari lontano dalle grandi città. Si riempiono i tavoli dei locali che offrono ricchi aperitivi e cocktail, si animano bar e ristoranti, magari stagionali, ritornano le colazioni vista mare o sul lungolago, mentre si moltiplicano i weekend fuori porta e i primi assaggi di vacanza.
A questa tendenza fanno da contraltare le difficoltà economiche che caratterizzano questo periodo, con gli italiani a dover gestire un carovita evidente (80% degli italiani teme i rincari su carburante e utenze; Fonte: Ipsos), rivedendo le proprie abitudini e allocando in maniera più attenta le proprie disponibilità. Sono numerosi coloro che decidono di tagliare il superfluo, impegnandosi (41%; Fonte: PwC) a limitare le spese destinate allo svago fuori casa, cucinando più spesso tra le mura domestiche (46%; Fonte: PwC) e organizzando più attività ricreative a casa, nel tentativo di replicare a costi più contenuti l’esperienza Out Of Home.
Come si comportano gli utenti di Winelivery?
Analizzando i dati di traffico della piattaforma, si riscontra una differente distribuzione degli ordini settimanali imputabile alla tendenza degli utenti a trascorrere più tempo libero fuori casa nei fine settimana (tra bar, locali e ristoranti) e a raggiungere località turistiche e seconde case, abbandonando i grandi centri abitati.
Particolarmente interessante è invece il dato dello scontrino medio su Winelivery, che, in un periodo complessivamente di “spending-review”, segna un aumento del 4,5% rispetto al Q1.
Un dato che si spiega con la curiosità degli utenti della piattaforma, desiderosi di approfondire il mondo del fine wine e del beverage, spingendosi a provare referenze più costose, potendo contare sulla comodità di ricevere i prodotti a casa in breve tempo.
Primavera 2022: Il Gin è Re dei distillati
Non stupisce, considerando la priorità data dagli utenti alla praticità (e al servizio) rispetto alla convenienza, trovare tra gli spirits più venduti in piattaforma i Ready To Drink: cocktail già miscelati e pronti al consumo, di cui vi abbiamo già parlato qui.
Se da un lato questo tipo di soluzioni prende sempre più piede, dall’altro rimane solida la quota di utenti che preferisce comporre i propri cocktail in autonomia, acquistando in piattaforma tutti gli ingredienti necessari (ghiaccio, soft-drink, botaniche…).
Lo spirit più acquistato (con distacco sempre maggiore sulle inseguitrici) è il Gin, distillato in netta crescita negli ultimi anni a qualsiasi livello.
Nella categoria dei Gin notiamo, rispetto al periodo precedente, due fenomeni: da un lato la polarizzazione della domanda sui brand più popolari, con i primi 3 a raccogliere il 58% degli acquisti (+7 punti vs Q1); dall’altro una progressiva premiumizzazione della categoria, con un prezzo medio di acquisto in crescita del 4% (vs Q1). Questo aumento è da imputare alla crescente preferenza per brand con un posizionamento di prezzo sopra la media di categoria ed al tentativo, da parte dei brand, di dare rilevanza a nuove varianti ed edizioni speciali.
Se il cocktail più popolare rimane il Gin Tonic, sono sempre di più i tentativi di rendere più ricercato questo grande classico, optando per basi dai profumi intensi e originali, con aromi inediti (come il pompelmo) e botaniche particolari. Allineata al tentativo di nobilitare questo prodotto è anche la proposta di un consumo liscio, magari “on the rocks”, come avviene tradizionalmente per distillati di pregio come lo Scotch.
Diversi brand spingono in questa direzione, che il Gin Barrel Aged sia la prossima frontiera?
Cosa succederà?
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